Luca Mantellassi: Il calo dei costi delle energie rinnovabili per un mondo più verde

Luca Mantellassi 2018

Quando si parla di competizione non è mai abbastanza se pensiamo alle fonti per creare l’energia rinnovabile. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio l’argomento in questione. Potremmo direttamente parlare di Luca Mantellassi, imprenditore e consulente nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico e l’argomento sarebbe subito chiaro.

Con il termine “energie rinnovabili” si intendono forme di energia che si rigenerano in tempi brevi se confrontati con i tempi caratteristici della storia umana. Le fonti di tali forme di energia sono dette risorse energetiche rinnovabili. Alcune sono considerate inesauribili, cioè si riproducono alla stessa velocità con cui vengono consumate, altre sono considerate esauribili come per esempio, le foreste, che a causa dello sfruttamento dell’uomo facilmente rientrano nella categoria delle esauribili. Insieme all’energia nucleare sono forme di energia alternativa e molte di esse hanno la peculiarità di essere pulite, ovvero di non immettere nell’atmosfera sostanze inquinanti o climalteranti. È facile immaginare che le fonti di energia rinnovabile siano alla base della politica verde o della green economy di cui ci parla, nei suoi articoli, Luca Mantellassi.

Ogni paese concorre in questa gara e il più bravo non solo detiene un riconoscimento a livello mondiale e mediatico bensì è anche di aiuto per tutti gli altri perché produrre energia “verde” è una moda contagiosa e gli ultimi dati ci dimostrano che sempre più paesi si stanno modernizzando e che l’obiettivo finale è quello di passare completamente a coprire tutti i fabbisogni elettrici con le fonti rinnovabili.

Luca Mantellassi ci parla del “New Energy Outlook 2016” curato da Bloomberg New Energy Finance che spiega lo sviluppo costante e decisivo nel settore delle rinnovabili. Le energie rinnovabili sono destinate ad un autentico boom nei prossimi anni, sia in Europa che negli Stati Uniti. Grazie infatti al calo dei costi di produzione di pale eoliche e pannelli solari, le fonti pulite nel 2040 garantiranno fino al 70 per cento dell’approvvigionamento elettrico nei paesi del Vecchio Continente.

La data del 21 maggio 2017 ha segnato un traguardo importante: l’87% della domanda energetica del Bel Paese è stata coperta dalle rinnovabili (eolico, solare e idroelettrico), le tecnologie di generazione carbon-free, e questa cifra rappresenta un record da prima pagina. In realtà i clamori della prima pagina dovrebbero lasciare spazio ad una lettura più attenta dei dati riportati e riporre l’entusiasmo dentro i confini del raziocinio. L’Italia, paladina dell’ambiente, come lo conferma lo stesso Luca Mantellassi nei suoi articoli, sta progressivamente cambiando le sue abitudini energetiche e si sta uniformando, non solo a quello che sono le direttive europee nel settore energetico, ma attinge i suoi successi dalle centrali idroelettriche che forniscono più del 15% di energia di cui abbiamo bisogno ogni anno. Peccato che questa fonte pulita abbia dei sito limiti dovuti alla disponibilità della fonte stessa; si tratta quindi di una fonte esauribile.

Altre info:

Con comunicato sul proprio sito istituzionale il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che è stato firmato dal Ministro Calenda e dal Ministro dell’Ambiente Galletti, in accordo con il Ministro dell’Economia Padoan, il decreto che istituisce il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.

Il fondo, previsto con il decreto legislativo 102/2014, favorisce il finanziamento per interventi, da parte delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni, da realizzare su edifici impianti di teleriscaldamento e processi produttivi.

Di seguito si riporta parte integrale del comunicato, relativo ai dettegli tecnici del fondo:

“Il Fondo, che sarà gestito da Invitalia, ha natura rotativa e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.

Per l’avvio della fase operativa, si potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020.

Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.

Questo ulteriore strumento si inserisce tra le misure per l’efficienza energetica che il Paese ha adottato allo scopo di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale. Il Fondo, a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità 2018, sarà ampliato con una specifica sezione dedicata all’ecoprestito, a sostegno e potenziamento anche dell’efficacia dell’ecobonus.

Il provvedimento dovrà ora passare al controllo preventivo della Corte dei Conti prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il meccanismo sarà operativo entro 60 giorni dall’entrata in vigore con la pubblicazione delle regole applicative per la presentazione delle domande.”
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, comunicato del 28 dicembre 2017

Per info e contatti consultate anche:
http://www.lucamantellassi.com/